– MIGLIOR CORTOMETRAGGIO: “Ieri sera a cena”
PROVENIENZA: Roma
PRODUZIONE: Sisifo Officine – Terra dei popoli
REGIA E SCENEGGIATURA: Cristiano Pedrocco
FOTOGRAFIA: Luca Ciuti
MONTAGGIO: Marco Guelfi
INTERPRETI: Samuele Rusciti
SINOSSI: La maestra affida a Mattia un tema dal titolo “Ieri sera a cena”. All’improvviso, a tavola, l’immaginazione diventa storia…
– MIGLIOR FOTOGRAFIA: “Un quarto alle sei”.
PRODUZIONE: S.M.C.
REGIA E SCENEGGIATURA: Giovanni Mazzitelli
FOTOGRAFIA: Antonio Gallo
MONTAGGIO: Gabriele Marino
INTERPRETI: Mario Di Fonzo, Giuseppe Nitti
SINOSSI: Un quarto alle sei è il termine temporale con cui un travestito che si prostituisce differisce il suo lavoro dalla sua vita privata. L’amore, però, rischia di fondere le due realtà, non rendendo più così netto il limite.
– MIGLIOR INTERPRETAZIONE: “Il cappotto di lana”.
PRODUZIONE: Bredenkeik
REGIA, FOTOGRAFIA, MONTAGGIO: Luca Dal Canto
SCENEGGIATURA: Luca Dal Canto, Anita Galvano
INTERPRETI: Lorenzo Aloi, Marco Conte, Sergio Giovannini, Laura Palamidessi, Gabriele Di Palma
SINOSSI: Dedo è un ragazzo che ama i versi di Caproni e si scontra col padre che considera invece inutile la cultura. Un giorno ritrova un vecchio cappotto appartenuto al poeta e decide di non separarsene mai. Il giorno dopo, però, il cappotto sparisce ed inizia così una magica avventura.
– MIGLIOR SCENEGGIATURA: “Miracolo in periferia”.
PRODUZIONE: Nuova Renato Film
REGIA: Maurizio Ravallese
SCENEGGIATURA: Maurizio Ravallese, Emanuele Pisano
FOTOGRAFIA: Francesco Di Pierro
MONTAGGIO: Irene Panusa
INTERPRETI: Pietro De Silva, Antonio Andrisani, Ilaria Coppini, Philippe Guastella, Gianfranco Franceschini
SINOSSI: “Miracolo in periferia” è la storia di una creazione letteraria che diventa realtà, come un gioco di scatole cinesi: uno scrittore deve raccontare al suo editore le due storie che comporranno il suo nuovo libro. La prima è quella di Aldo Celletti, un vecchio reduce di guerra, le cui ossessioni si materializzano in un accendino d’oro, ultimo regalo fattogli dal fratello, morto durante la prigionia in Africa. La seconda storia è quella di una giovane madre, Anna, che vive coi figli e il suocero in un modesto appartamento alla periferia di Roma. Il marito l’ha abbandonata e la famiglia versa in pessime condizioni economiche: c’è un ordine di sfratto e Anna sembra essere troppo stanca e appassita per reagire. Sullo sfondo brutale della periferia romana, le vite di questi protagonisti letterari si scontreranno violentemente, generando un vero e proprio miracolo. Le storie di Anna e Aldo Celletti, però, avranno delle ripercussioni anche sullo scrittore, Giorgio Radice, che di quelle storie è stato creatore: ecco allora che la finzione letteraria si fa viva.
– MIGLIOR MONTAGGIO: “Pollicino”.
PROVENIENZA: Roma
PRODUZIONE: Associak
REGIA, SCENEGGIATURA: Cristiano Anania
FOTOGRAFIA: Leone Orfeo
MONTAGGIO: Nicola Nicoletti
INTERPRETI: Christian Marazziti
SINOSSI: Per un malato di Alzheimer ritrovare la via di casa può diventare una vera e propria odissea…
– PREMIO SPECIALE GIURIA: “Monolito”.
PRODUZIONE: David Gori, Riccardo Marchi
REGIA: David Gori
SCENEGGIATURA: William Shakespeare
FOTOGRAFIA E MONTAGGIO: David Becheri
INTERPRETI: Riccardo Marchi
SINOSSI: Il cortometraggio è un estratto tratto da “Amleto” di William Shakespeare: “La confessione di Re Claudio”, il momento in cui lo zio di Amleto tenta disperatamente di trovare un’assoluzione divina per l’omicidio commesso nei confronti del padre di Amleto. Il cortometraggio è il processo speculare della coscienza dell’uomo in qualsiasi luogo e tempo, che cerca un’assoluzione interiore per i propri peccati. Il suo camminare dentro la chiesa è un disperato tentativo di trovare un perdono di cui non può beneficiare, perché il cuore è una pietra, un monolito, che oltre a non avere nessuna morbidezza, reca scolpito tutto l’orrore commesso. Ciò che viene uccisa, in primis, è la tenerezza del cuore, la sua innocenza.
– MENZIONE SPECIALE: “Kito”.
PRODUZIONE: Autonoma
REGIA, SCENEGGIATURA, MONTAGGIO: Maria Grazia Silvestri
FOTOGRAFIA: Mirco Caricato
INTERPRETI: Lara, Ugo, Kito
SINOSSI: La vera storia di adozione internazionale vista, vissuta e raccontata dai bambini Chokora, adottati da Lara e Ugo.